

1890
Luigia Truzzi
Ci troviamo a Milano, in via Broletto. Sulla via c'è una piccola bottega con un'insegna: "TRUZZI Camiceria" e al suo interno una donna. È Luigia Truzzi. Il negozio è piccolo, ma la sua bravura molta e la piccola bottega si afferma ben presto come marchio di riferimento della Milano dell'epoca, dalla personalità elitaria e raffinata.
1924
L'arrivo di Ferruccio Ballini
La svolta, tuttavia, avviene nel 1924. Un 21enne di nome Ferruccio Ballini decide di acquistare la camiceria Truzzi. Lui è un giovane di talento; l'estro dell'artigiano si esprime nella realizzazione a mano di vari modelli e nell'utilizzo di grandi forbici con cui trasporta il disegno dalla carta in prodotto finito, reale. Bello.


1950
Da via Broletto a Corso Matteotti
Negli anni 50 il prestigio e la fama del marchio crescono notevolmente: il negozio viene trasferito in Corso Matteotti e, pur spostando il negozio in un altro luogo di Milano una cosa era chiara: null'altro doveva cambiare, né le abitudini né le modalità con cui si dava vita alla camicia Truzzi.
1997
Un nuovo luogo, un nuovo nome
L’insegna "Truzzi" svetta sotto quei portici fino al 1993 quando il figlio di Ferruccio, Luigi, che nel frattempo aveva acquisito l'attività del padre, trasferisce il negozio-laboratorio da Corso Matteotti in via Santa Eufemia, numero 21. Pochi anni a seguire, nel 1997, gli cambierà anche il nome da Truzzi a "Luigi Ballini" continuando pur sempre l’alta tradizione della camicia.


Oggi
La camicia Truzzi
Alta sartorialità, stile raffinato e una tradizione fatta di valori autentici unite a materie prima pregiate rendono le camicie Truzzi protagoniste dell'eleganza e della raffinatezza maschile. In continua evoluzione, ma fedele sempre alla tua storia, Truzzi è destinata ad essere uno dei più importanti punti di riferimento nella produzione delle camicie made in Italy.